Era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno presso il proprio domicilio situato nel comune di Bibbiano con le prescrizioni di non allontanarsi dalla dimora, senza preventivo avviso all’autorità preposta al controllo dalle ore 21:00 fino alle ore 07:30. Il ragazzo, un 27enne residente a Bibbiano, gravato da precedenti di polizia in materia di stupefacenti, reati contro la persona e il patrimonio, l’11 settembre è stato sorpreso dai carabinieri della sezione operativa di Reggio Emilia fuori dall’orario consentito e fuori comune, ovvero a Montecchio Emilia presso l’abitazione di un amico 21enne.
Per questi motivi, i carabinieri della sezione operativa di Reggio Emilia, con l’accusa di violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Bibbiano, hanno arrestato un 27enne residente a Bibbiano, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. Nei guai anche l’amico che l’ospitava che, nel corso della successiva perquisizione, è stato trovato in possesso di alcuni grammi di cocaina e alcuni di hascisc, una patente rubata e una munizione cal. 360, motivo per cui è stato denunciato alla Procura reggiana per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione porto abusivo di munizioni. I relativi procedimenti, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
Era stato invece sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in quanto si era reso responsabile del reato di tentato furto aggravato, venendo arrestato in flagranza dai carabinieri di Bagnolo in Piano. Nell’udienza di convalida la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, concorde con le risultanze investigative dei carabinieri di Bagnolo in Piano, richiedeva ed otteneva dal Tribunale di Reggio Emilia la misura cautelare restrittiva degli arresti domiciliari. Il 39enne, però, immediatamente dopo l’udienza di convalida conseguente all’arresto, non si è mai presentato presso l’abitazione di residenza, rendendosi irreperibile e trasgredendo la misura del regime cautelare degli arresti domiciliari.
L’illecita condotta, è stata segnalata dai militari di San martino in Rio alla Procura reggiana che ha richiesto e ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia l’ordinanza di aggravamento della misura attuale con la custodia cautelare in carcere. Il provvedimento, giunto ai carabinieri, è stato quindi eseguito l’altra mattina, con i militari che hanno condotto in carcere l’uomo. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.