É iniziata oggi a Bologna in Regione la quattro giorni della delegazione tedesca dell’Assia in Emilia-Romagna, che si concluderà il 23 giugno.
Una visita istituzionale che segue quella della vicepresidente Karin Muller e del sottosegretario agli affari Europei Uwe Becker del Landtag dell’Assia, avvenuta nelle scorse settimane in occasione del trentennale di un’amicizia di vecchia data, nata nel 1992.
Al centro dell’incontro oggi in Regione tra il ministro per le Politiche sociale e Integrazione del Land tedesco Kai Klose, la vicepresidente con delega al Welfare Elly Schlein e l’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini – presente anche una delegazione dell’Assemblea legislativa – le grandi questioni sociali del nostro tempo. Prima tra tutte la crisi pandemica, poi il futuro dell’assistenza sanitaria, la crescita delle disuguaglianze, la transizione ecologica, l’educazione dei più piccoli, le politiche d’integrazione dei migranti e quelle di parità per le persone LGBT*IQ. E ancora, le nuove formule abitative per garantire assistenza, dignità e autonomia agli ammalati gravi e anziani non autosufficienti, in alternativa al ricovero in strutture protette: in particolare quella del cohousing.
“Sfide globali, come quella della pandemia, l’immigrazione, la guerra, il lavoro, l’educazione a partire dai primi anni di vita e la salute- sottolineano la vicepresidente con delega al Welfare, Elly Schlein e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- si possono affrontare con buoni risultati soltanto facendo fronte comune e unendo impegno e risorse. La storica collaborazione tra le nostre Regioni, ormai trentennale, ci permette di mettere a confronto i diversi approcci ai problemi comuni, che l’attuale crisi socio-sanitaria e il conflitto russo -ucraino pone a livello mondiale. Siamo lieti che i nostri amici tedeschi abbiano scelto di visitare alcune delle nostre realtà più significative attraverso le quali abbiamo cercato di dare risposte concrete alle comunità del nostro territorio”.
Gli appuntamenti
Tra gli appuntamenti più rilevanti, nel primo pomeriggio di lunedì 20 giugno la delegazione sarà ricevuta dalla responsabile dell’Agenzia regionale per il lavoro, Paola Cicognani, per un incontro su tema del reperimento di personale qualificato.
A seguire, la visita al centro di accoglienza e integrazione ‘Sai’ dei richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria.
Nel secondo giorno (martedì 21 giugno), al mattino una visita ad alcune strutture particolarmente impegnate nella gestione dell’emergenza pandemica (Covid intensive care e Unità operativa Medicina interna Cardiovascolare) del Policlinico Sant’Orsola, e nel pomeriggio all’Istituto ‘Francesco Cavazza’ per l’integrazione, formazione, riabilitazione e autonomia delle persone non vedenti e ipovedenti.
Successivamente, la delegazione si sposterà a Modigliana, nel forlivese, per essere ricevuta dal sindaco Jader Dardi e visitare due centri socio-riabilitativi e socio-occupazionali (rispettivamente ‘La libellula’ e ‘La coccinella ‘).
La terza giornata (mercoledì 22 giugno) della delegazione tedesca in Emilia-Romagna si svolgerà a Tiedoli, una frazione del comune di Borgo Val di Taro nell’Appennino parmense, per conoscere un progetto di cohausing- le Case di Tiedoli- per l’assistenza delle persone anziane, alternativo alle case di riposo. In Germania l’esperienza pilota, fortemente innovativa, è stata conosciuta grazie a un libro scritto dalla scrittrice tedesca Dorette Deutsch, presente alla visita, dove viene confrontata l’esperienza di Tiedoli con realtà analoghe tedesche. Ad accogliere gli ospiti tedeschi anche il sindaco di Borgo Val di Taro, Marco Moglia.
Nello stesso giorno, visita e incontri a Reggio Emilia al ‘Reggio Children- Centro Internazionale Loris Malaguzzi’: un centro studi sui servizi educativi per la prima infanzia, nato dall’esperienza elaborata e praticata nelle scuole e nei nidi dell’infanzia in Emilia-Romagna. Presente il direttore di Reggio Children, Nando Rinaldi.
“Quella di Case Tiedoli è un’esperienza innovativa che permette di fornire un’assistenza qualificata alle persone anziane, ma in un ambiente famigliare e vicino ai luoghi in sui sono nate e vissute- spiega l’assessora regionale alla Montagna, Barbara Lori-. Un progetto che disegna il welfare del futuro, ma anche un progetto di valorizzazione della montagna, delle sue comunità, della sua cultura. Frutto della collaborazione tra la sanità pubblica, il terzo settore, il volontariato, le famiglie”-
Giovedì 23 giugno la missione della delegazione proseguirà al mattino con le tappe nel modenese, che prevedono la visita al cohousing per anziani ‘Cà nostra’ di Modena, progettata sulla base delle esperienze mutuate con gli scambi con la città dell’Assia Darmstadt, e la Casa della Salute “G.P. Vecchi”; poi il Residence Care “R. Rossi” di Novi, tra le prime strutture per anziani ad aver sperimentato l’impatto sul sociale delle tecnologie di domotica. E per concludere le giornate emiliano-romagnole, la visita al circolo culturale ‘Cassero Lgbt+ Center’ impegnato nel riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt e alla ‘Casa delle donne per non subire violenza’. Presenti i rispettivi presidenti, Camilla Ranauro e Susanna Zaccaria.